Non è facile documentare quando assistere il congiunto nella buona e nella cattiva sorte da promessa diventa realtà.
Ersilia da anni è vicina a Gianni, colpito da trombosi cerebrale che 7 anni fa lo ha immobilizzato completamente impendogli anche di parlare e lasciandolo libero solamente di muovere gli occhi.
Ersilia lo ha voluto in casa.
Ha chiesto aiuto agli amici che si sono prodigati in una gara di solidarietà: c’è chi lo porta all’università, chi lo porta a fare un giro in giardino pubblico e c’è chi la domenica lo accompagna per Trieste. Alcuni di loro sono vecchi amici di famiglia.
Gianni non si è dato per vinto e, grazie ad un lettore ottico, riesce a comunicare con il solo movimento degli occhi, partecipa ad un progetto sperimentale di lettura delle onde cerebrali promosso dall’Università di Trieste e tramite una cuffia con 17 sensori mette in moto l’energia del suo cervello nell’interazione col computer.
Quanta forza di volontà, quanta generosità, quanta ricerca e studi per il bene dell’essere umano in questa semplice storia di famiglia modello!