A 82 anni, Marinella si impegna nell’assistenza a una signora di 100, affetta da encefalopatia vascolare con deficit psicomotorio totale. Con energia e spirito pratico, oltre a fare compagnia alla malata, dà una mano alla figlia, anch’essa anziana e affaticata, sollevandola da molte delle incombenze quotidiane e – soprattutto – offrendole il suo affettuoso sostegno psicologico, fatto di ottimismo e coraggio.
Dopo la morte della signora, Marinella si dedica a un’altra malata, alla quale è stato diagnosticato, in seguito a encefalopatia vascolare, un grave deterioramento cognitivo. Per sette anni le fa visita, la porta a fare brevi gite in macchina in giro per la città, perché si senta una “persona” e non un caso clinico. Quando infine la signora, a causa delle sue condizioni, viene ricoverata in una casa di riposo, Marinella continua ad andarla a trovare e a provvedere a tutte le sue necessità.
Nel 2010 Marinella, a 89 anni, è segnalata per il premio. E dire che, prima di entrare nell’assistenza domiciliare, è stata – per tutta la vita – nella Croce Rossa, come infermiera e poi come ispettrice delle infermiere volontarie. Un’esistenza davvero ben spesa.