Pare un racconto di altri tempi, eppure siamo a Roma, nel XXI secolo. Florin, un ragazzo romeno che vive con la famiglia – quattro persone in tutto – in un casale diroccato presso l’ippodromo di Tor di Valle, ogni giorno va a prendere l’acqua con una tanica di venti litri che carica su una carriola per trasportarla fino a casa. Nel periodo delle grandi piogge autunnali passa più volte la notte fuori casa, senza dormire e al freddo, per raccogliere l’acqua che scende dal tetto. Insieme al padre – con il permesso del personale – ha attaccato un generatore alla rete elettrica dell’ippodromo, in modo da avere la corrente almeno qualche ora al giorno. Per andare a scuola, percorre ogni giorno parecchi chilometri a piedi.
Florin non si lamenta, è gentile e rispettoso con i compagni e gli insegnanti. A volte, ha qualche difficoltà a mangiare alla mensa della scuola perché pensa alla sua famiglia che non ha nulla da mettere a tavola.
Il suo sogno è avere una casa dignitosa per la sua famiglia, una vita fatta di lavoro e di cose “normali”. La nostra speranza è che il Premio, insieme alla solidarietà e all’amicizia dei suoi insegnanti, possa aiutare Florin a realizzarlo.